LETTERA "G"

Glossario Sanscrito Fondamentale Enciclopedico

 

Gada: ‘mazza’. Cfr. Elementi dell’iconografia di Vishnu.

 

Gana: canto.

 

Ganapati: cfr. Ganesa.

  

Gandharva: musici celesti dai dolci canti.

 

Gandharva Veda: scienza della musica e della danza basata sul Sama-veda. Fa parte degli Upaveda.

 

Gandhavara: divinità esperte in medicina e in elisir d'amore. Figli di Brahma, si manifestano in terra come uomini irresistibili.

 

Ganesha: figlio di Shiva e Parvati, rappresentato iconograficamente con la testa di elefante, quattro mani e una sola zanna. E’ il deva simbolo dell’attività sapiente e della saggezza, patrono delle lettere e delle scienze, rimuove gli ostacoli sul cammino spirituale e protegge ogni impresa. Secondo la tradizione indovedica, mette per iscritto il Mahabharata sotto dettatura di Vyasa.

 

Ganga: il sacro fiume Gange. Col termine si fa riferimento anche al nome della divinità femminile che lo impersona, dalla quale, a seguito dell’unione con re Shantanu, nasce Bhishma.

 

Garuda: re degli uccelli che l’iconografia tradizionale rappresenta con il corpo di uomo e le ali, il becco e gli artigli di un’aquila. E’ il veicolo di Vishnu-Krishna.

 

Gaudapada: maestro spirituale di Shankara Acarya. E’ il primo codificatore dell’Advaita Vedanta e l’autore della Mandukyakarika, commento in versi alla Mandukya Upanishad.

 

Gaudiya-vaishnava: scuola di Caitanya Mahaprabhu, fondata sulla dottrina Acintya bedha-abedha tattva. Il termine Gaudiya deriva dal sanscrito Gauda che indica il distretto di Gaur, nella parte centrale del Bengala, da dove Caitanyadeva iniziò a diffondere i Suoi insegnamenti.

 

Gautama: nome di famiglia di Uddalaka Aruni. A questa stessa dinastia apparterrà Buddha il fondatore del Buddhismo (VI-V sec. a.C.).

 

Gaya: tradizionalmente i pii Hindu vi si recano in pellegrinaggio per eseguire un sacrificio detto shraddha in cui si offrono cibi (pinda) a beneficio dei familiari defunti (preta).

 

Gayatri mantra: uno dei mantra più sacri del Rig-veda, III.62.10. (Om bhu-bhuvah-svah, tat savitur varenyam bhargo devasya, dhimahi dhiyo yo nah pracodayat: “Meditiamo sull’astro del sole, sul suo divino splendore […] per noi fonte di gioia e di ispirazione”), che i dvija, gli iniziati, 'due volte nati', cantano” in meditazione silenziosa, nel metaspazio del cuore. Questo mantra è uno strumento d’ispirazione e di realizzazione, mediante il quale si venera il deva del sole in tutta la sua gloria.

 

Ghana: uccisione.

 

Ghi: ‘burro chiarificato’. Uno degli ingredienti che fan parte delle libagioni offerte al fuoco nel corso di cerimonie sacre. Costituisce un ottimo condimento in cucina.

 

Gitagovinda: cfr. Jayadeva.

 

Gita: salmo, inno, canto.

 

Gosvami di Vrindavana: Shrila Rupa Gosvami, Shrila Sanatana Gosvami, Shrila Raghunatha Bhatta Gosvami, Shrila Raghunatha dasa Gosvami, Shrila Jiva Gosvami, Shrila Gopala Bhatta Gosvami. Grandi mistici e filosofi cui si deve la produzione di sessantasette opere, di notevole valore teologico e filosofico, che costituiscono la base dottrinale della scuola Gaudiya. Tra le più rilevanti ricordiamo: lo Shat Sandarbha di Jiva Gosvami, il Bhaktirasamritasindhu, l’Ujjvala nilamani e l’Upadeshamrita di Rupa Gosvami, l’Haribhaktivilasa di Sanatana e Gopala Bhatta Gosvami.

 

Gotra: ‘stirpe, discendenza’.

 

Govinda: divino ‘Pastore’, nome di Krishna.

 

Govinda-bhashya: prestigioso trattato esegetico sui sutra del Vedanta che valse al Vaishnavismo Gaudiya l’accettazione e il rispetto da parte di tutte le più importanti scuole teoretiche che si rifacevano al Vedanta Darshana. Fu composto da Baladeva Vidyabhushana.

 

Grahana: percezione sensitiva.

 

Grihya-sutra: cfr. Shrauta-sutra.

 

Guna: lett. 'filo, caratteristica, qualità'.

1. Le tre energie intrinseche della Natura (prakrti) che determinano il condizionamento dei jivabhuta, gli esseri incarnati. Esse sono: tamas, cioè 'letargia, ignoranza, pigrizia, stolidità, disordine, ritardo, mancanza di visione'; rajas, corrispondente ad 'attività frenetica, passione, dinamismo inarrestabile, desideri intensi, ansietà, avidità, creatività, competitività, spirito di antagonismo'; sattva, che indica 'riflessione, equilibrio, verità, bontà, leggerezza, luminosità, altruismo, lungimiranza, armonia'. Il termine guna ha più significati, tra cui risulta particolarmente interessante quello di ‘corda’, infatti queste influenze legano l’essere vivente all’universo della Prakrti.

2. Le tendenze (latenti o meno) che caratterizzano la forma mentis e il carattere di un individuo.

 

Guru: precettore, insegnante, maestro; anche persona venerabile. Il termine, morfologicamente un aggettivo che significa ‘grave, pesante, profondo’ (cfr. latino gravis), fa riferimento al “peso” della Sapienza di cui il precettore è portatore.

 

Gurudeva: titolo onorifico (lett. ‘maestro divino’) di un maestro spirituale.

 

Gurukula: la dimora del guru, dove si recavano gli studenti per il periodo dell'alunnato religioso.