LETTERA "N"

Glossario Sanscrito Fondamentale Enciclopedico

 

Nadi: condotti simili a vene ma non percepibili con i sensi, costituenti una sorta di fitta rete autostradale grazie alla quale il prana viene distribuito in tutto il corpo.

 

Naga: lett. 'serpente'. Categoria, secondo la mitologia, di esseri intelligenti con volto umano e coda di cobra.

 

Nama-japa: forma particolare di meditazione che consiste nella ripetizione sommessa, appena udibile, del Nome divino.

 

Nama-rupa: nome e forma.

 

Nara: lett. 'uomo'.

 

Narasimha (o Nrsimha): uno dei più celeberrimi avatara di Vishnu-Krishna, apparso nella forma di uomo-leone per proteggere il santo Prahlada dalle torture del demoniaco padre Hiranyakasipu.

 

Nastika: cfr. astika.

 

Niralmbana: senza sostegno. Stadio della meditazione estremamente elevato.

 

Nirbija: senza seme. Elevata forma di samadhi che uccide il seme del karma e libera l'anima dal Samsara, in cui tutti i semi delle impressioni terrene sono dissolti e in cui la coscienza dello yogi è completamente assorbita dalla contemplazione dell'Assoluto.

 

Nirguna-Brahman: lett. 'Spirito supremo privo di attributi'. Il Brahman concepito come pura energia spirituale, privo di caratteristiche che Lo possano in qualche modo designare.

 

Nirodha: annullamento di ogni passione e desiderio.

 

Nirti: distruzione.

 

Nirukta: interpretazione etimologica e simbolica delle parole. Uno dei Vedanga.

 

Nirvana: lett. 'estinzione, spegnimento, liberazione'. Nel Buddhismo, estinzione di ogni desiderio e sensazione, e quindi anche di ogni dolore; meta ideale intesa come quiete totale. Unificazione col divino.

 

Nirvichara: senza preferenze.

 

Nirvitarka: senza discussione.

 

Nirvikalpa: eternità interiore. Senza trasformazione.

 

Nishtha: attaccamento verso un unico oggetto.

 

Nishkamakarma: lett. ‘azione libera dal desiderio’. Il compimento del dovere per il dovere, senza sperare ricompensa; l’azione priva d’impulso individuale volitivo, secondo la dottrina del Karma Yoga.

 

Nitya: senza fine, indistruttibile, eterno.

 

Nitya-siddha: i ‘sempre perfetti’, in riferimento agli atman, eternamente liberi dai condizionamenti materiali.

 

Nitya-svarupa: lett. ‘la propria forma eterna’; indica la natura originaria dell’anima spirituale.

 

Niyali: determinismo, fato.

 

Niyama: 'osservanze’ e 'doveri' indispensabili per la realizzazione spirituale: shauca (purezza), samtosha (il sapersi accontentare), tapas (ascesi), svadhyaya (studio) e ishvarapranidhana (abbandono al Signore).

 

Nyagrodha: ficus Indica (fico d’India).

 

Nyaya: ‘logica, metodo, indagine analitica’. Codificato dal saggio Gautama nei suoi Nyayasutra, il Nyaya rappresenta uno dei sei Darshana e classifica i mezzi di conoscenza (pramana) in quest’ordine:

1) percezione sensoriale (pratyaksha);

2) inferenza o induzione analogica (anumana);

3) testimonianza autorevole della Rivelazione nelle fonti scritte (shabda);

4) comparazione logica (upamana);

5) evidenza diretta o deduttiva (arthapatti);

6) confutazione del dato determinata dalla sua non esistenza (abhava).

 

Nyayasutra: trattato in aforismi sulla logica indiana composto da Gautama; costituisce il testo fondamentale del darshana Nyaya.