MEDITAZIONE DI NATALE 2011 - LE ALI DELLO YOGA DELLA GIOIA

 

Esiste nell'uomo un luogo dove la meditazione è già presente, in maniera misteriosa e reale. Questo luogo è il cuore. A tali profondità interiori la comunione con la Sorgente e il Fondamento di ogni realtà è immediata e continua, poiché Dio è installato nel cuore di ogni creatura (Bagavad Gita, 10,20) e Cristo abita per la fede nel cuore dei credenti (Ef 3,17. Cf. 2 Cor 13,5). Tu possiedi dentro di te ciò che cerchi fuori, ripetendo con un autore medioevale che commenta l'apparizione di Cristo risorto a Maria Maddalena. "Tu mi possiedi dentro di te e non lo sai e per questo cerchi fuori. Io allora mi mostrerò fuori per ricondurti dentro di te, così che tu trovi all'interno ciò che cerchi all'esterno". Soltanto l'uomo che torna al proprio cuore si ritrova nel cuore di Dio. Per questo "chi si prepara a scrutare le profondità di Dio, deve prima volgersi alle profondità del proprio spirito, dato che inutilmente eleva lo sguardo interiore alla visione di Dio, chi non è capace di vedere se stesso". (Riccardo di San Vittore)

Nella pratica della meditazione assume quindi un'importanza del tutto particolare e determinante lo studiare e il mettere in opera la parte dell'uomo.  

 

"La gioia accade anche nella vita comune, ma non sai come... Tu sei la gioia". (Osho)

 

Meditazione di Natale 2011-12-20.pdf
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E’ Natale, la festa della gioia a motivo della nascita di Gesù, il Salvatore. Un fatto di duemila anni fa, non ripetibile, ma neppure relegato nel passato, come semplice dato storico. E’ invece un evento unico che si estende a tutta la storia: riempie tutti i secoli, perchè Gesù è il Salvatore di tutti e di tutto.

Facendo memoria della Sua nascita, celebriamo la Sua presenza viva oggi nel mondo: "rinascere" in tutti coloro che lo accolgono nella fede, per donare loro una vita nuova di figli di Dio. I pastori dopo aver incontrato Gesù ne divulgano la notizia con grande gioia e con il massimo impegno. Anche noi, cristiani, oggi riceviamo l’invito a metterci sulle tracce di Gesù, a incontrarlo nella fede, ad aprirgli il cuore e la vita e a farlo conoscere ai fratelli con la stessa premura e con lo stesso coraggio.

Il Figlio di Dio si è fatto "prossimo" a noi, si è fatto uno di noi, per essere luce che dissipa le tenebre del male e del peccato.

 

Allora un donna disse: "Parlaci della Gioia e del Dolore". Ed egli rispose: "La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera... Quanto più a fondo si scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere... Quando siete gioiosi, guardate nelle profondità del vostro cuore e scoprirete che è proprio ciò che ieri vi ha fatto penare a darvi ora la gioia. E quando siete tristi, guardate ancora nel vostro cuore e vedrete che state in realtà piangendo per quello che ieri vi ha dato godimento... Ma io vi dico che gioia e dolore sono inseparabili. Essi giungono insieme, e quando l'uno si siede con voi alla vostra mensa,

ricordate che l'altro è addormentato sul vostro letto".

(Il Profeta di K.Gibran)

 

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Qui sotto sono riportate alcune foto di gruppo e altre relative al rinfresco fatto dopo la meditazione.