MUDRA-LETTERA S

SHANMUKHI-MUDRA: ''Chiusura dei sette cancelli'', è chiamato anche yoni-mudra. Mudra della sorgente psichica, una tecnica di nada yoga, lo yoga del suono. Questa è una pratica efficace per dissociare la mente dalle percezioni sensoriali (pratyahara). La sorgente dell’intero universo è suono o vibrazione primordiale inesplorata. Questa mudra cerca di portare la coscienza del praticante attraverso tutte le differenti manifestazioni del suono finché non si fa esperienza dei suoni sottili. Stimola la consapevolezza dei suoni psichici che si diffondono da bindu chakra nel retro della testa. 

 

Come si fa: Stiamo seduti in padmasana o siddhasana, chiudiamo le orecchie con i pollici sui tragi, gli occhi con gli indici, le narici con i medi e mettete gli anulari ed i mignoli sopra e sotto le labbra per chiudere la bocca. Inspirando, mentre tratteniamo il respiro dentro concentriamoci su bindu chakra. Cerchiamo di percepire qualsiasi manifestazione sonora. Dopo aver trattenuto il respiro quanto più comodamente possibile, rimuoviamo la pressione dei medi contro le narici ed espiriamo. Teniamo le altre dita al loro posto. Inspiriamo di nuovo e, alla fine dell’inspirazione, chiudiamo di nuovo le narici con i due medi. Continuiamo questo procedimento. Cerchiamo di percepire qualsiasi manifestazione sonora nella regione di bindu (la chierica alla sommità del capo), in agya chakra (al centro del capo o della fronte) o anahata chakra (nel cuore). Ci possono essere molti suoni o nessun suono: semplicemente ascoltiamo. Per terminare la pratica, abbassiamo le mani lentamente, tenendo gli occhi chiusi, e gentilmente iniziamo a rendere estroversa la mente divenendo consapevoli dei suoni esterni e del corpo fisico.

Effetti: Fisicamente questa pratica aiuta nella terapia delle infezioni agli occhi, al naso e alla gola ed allevia le vertigini. Mentalmente, equilibra la consapevolezza interiore ed esteriore. Spiritualmente, induce lo stato di pratyahara o ritiro dei sensi. Non aspettatevi di udire immediatamente suoni sottili, è necessaria una pratica assidua. All'inizio può non esserci alcun suono o una confusione di suoni. Quando sentite un suono distinto, focalizzate totalmente la consapevolezza su di esso. Possono essere necessarie settimane di pratica. Quando si sviluppa la sensibilità, si potrà sentire un altro suono più lieve dietro il primo. Lasciate il primo suono e spostate la consapevolezza a quello più debole. Di nuovo, un terzo suono inizierà ad emergere dietro il secondo. Continuate in questo modo, lasciando i suoni più grossolani per quelli più sottili. Lo scopo è raggiungere la sorgente di ogni suono, non perdersi nei bellissimi suoni lungo il percorso.

Importante: Chi soffre di depressione deve praticare con supervisione dell'insegnante.      

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